Copertina, n. 1 1979. Fonte: Samizdat Collections, University of Toronto.

Titolo della rivista:
“Transponans”

Date: 1979-gennaio 1987

Luogo: Ejsk

Redattori: Anna Taršis (Ry Nikonova), Sergej Sigov (Sergej Sirej). Nel n. 1 del 1979 compare il nome di Nikolaj Ėssi come redattore responsabile (si tratta probabilmente di uno pseudonimo)

Numeri totali: 36. Non si hanno al momento notizie sul n. 15. A oggi non sono disponibili i nn. 9 e 10. I nn. 16 e 17 contengono solo l’indice dei contenuti

Descrizione:
La rivista fu fondata a Ejsk (vicino le coste del mare di Azov) dai coniugi Anna Taršis (presente spesso con lo pseudonimo di Ry Nikonova) e Sergej Sigov (che nella quasi totalità dei casi si firmava Sergej Sigej) nel 1979, anno in cui uscì con cadenza trimestrale, e proseguì con cadenza quadrimestrale fino al 1982. A partire dal n. 14 del 1983 al n. 35 del 1986 la rivista fu pubblicata ogni due mesi. L’indicazione dei bimestri di uscita comparve solo dal n. 22 del 1984 al n. 35 del 1986. L’ultimo numero vide la luce nel gennaio 1987.
In alcuni dei primi fascicoli il periodico recava il sottotitolo “žurnal teorii i praktiki” (rivista di teoria e pratica, n. 1 del 1979, n. 8 del 1981) che si trasformò in “žurnal teorii i praktiki diletantizma” (rivista di teoria e pratica del dilettantismo, dal n. 2 del 1979 al n. 11 del 1982, eccezion fatta per il n. 3 del 1979 che non riportava alcun sottotitolo similmente ai numeri usciti dal n. 12 al n. 36 del 1987). Nel n. 32-33 il sottotitolo indicato in copertina fu “avangardnaja poėzija, akcionnoe iskusstvo, teorija, praktika i polemika” (poesia dell’avanguardia, arte d’azione, teoria, pratica e polemica). Dal n. 19 del 1983 al n. 29 del 1985 fu segnalata l’indicazione sui diritti d’autore.
Il periodico conobbe una tiratura di 5 copie ed ebbe un numero variabile di pagine – dalle 51 di testo a cui si unirono i 4 disegni del n. 4 del 1979 alle 127 del n. 5 del 1980 fino alle 35 pagine dell’unico numero del 1987, privo di indice e costituito interamente da immagini sporadicamente accompagnate dall’elemento verbale, fotografie di Sigov, negativi, moduli dell’Unione della Gioventù comunista leniniana con immagini. Il formato variò nel corso degli anni: dal n. 1 al n. 10 uscì in metà foglio di macchina da scrivere; dal n. 11 al n. 36 ebbe un formato quadrato.
La rivista rappresentò la piattaforma su cui si misurò e si scambiò informazioni la neoavanguardia di Ejsk, Mosca e Leningrado (città in cui aveva studiato Sigov), attenta al patrimonio poetico degli anni Dieci e Trenta e desiderosa di nuove forme di sperimentazione artistica (cf. Parisi 2013). Come fu espresso nel n. 1 (1979) e nei nn. 19 (1983), 20 (1983), 21, 22, 23 (1984), scopo del periodico fu, infatti, quello di creare un ponte con l’avanguardia storica alla luce dell’evoluzione della poesia russa da Puškin a quella degli anni Cinquanta del Novecento, ravvivando lo stile e le forme della poesia e dell’arte (cfr. in particolar modo l’articolo di apertura di Sigov О ‘zadačach’ Transpoėzii, (Sui ‘compiti’ della Transpoesia), datato marzo 1979 e pubblicato nel n. 1 1979).
Il periodico rivolse particolare attenzione all’opera in versi e pubblicò poesie dell’avanguardia degli anni ‘10 e ‘30 (Aleksej Kručënych, Vasilij Gnedov, Igor’ Bachterev, Jurij Marr), ma soprattutto della neoavanguardia rappresentata da Sigov, Taršis, Evgenij Arbenev, Boris Kudrjakov, A. Nik, Vladimir Ėrl’, Aleksandr Galamaga, Valerij D’jačenko, Dmitrij Prigov, Genrich Sapgir, Leon Bogdanov, Konstantin Zvezdočetov, L. Vojcechov, Gleb Cvel’, Anna Al’čuk. Fondamentale per la pubblicazioni di testi degli anni ’10 fu il contributo di Nikolaj Chardžiev dal cui archivio personale proveniva la maggior parte dei versi.
Sebbene in misura minore, la rivista pubblicò anche brevi bozzetti in prosa come i testi di Boris Konstriktor e la stessa Taršis. Un posto di rilievo fu occupato dagli articoli di carattere teorico su questioni di ordine formale come la rima, i suoni, i suffissi, spesso con la funzione di manifesto – firmati principalmente da Ry Nikonova, come O sokraščenii ploskosti sticha (Sulla riduzione della pianezza del verso, 1, 1979) e Ob umenii blistat’ svoim otsutstviem, (Sulla capacità di brillare con la propria assenza, 2, 1979), ma anche da Evgenij Arbenev O zvukach (Sui suoni, 4, 1979) – nonché riflessioni sul significato della letteratura (Literatura est’ častnica vselennoj, La letteratura è parte dell’universo sul numero 8 del 1981), note introduttive ai poeti presentati (curate da Tat’jana Nikol’skaja), contributi su poeti e prosatori quali Konstantin Vaginov e Andrej Platonov (Po povodu prozy Konstantina Vaginova, Sulla prosa di Konstantin Vaginov, di Taršis, 3, 1979, Platonov, Vaginov, Dostoevskij, 5, 1980) e i più contemporanei Lev Rubinštejn e Dmitrij Prigov (O sočinenijach L.S. Rubinštejna, Sulle opere di L.S. Rubinštejn, e Knigi D. Prigova, I libri di D. Prigov, entrambi a firma di Sigov nel numero 11 del 1982).
Similmente all’esperienza del gruppo di Chlebnikov (autore spesso rievocato nei contributi pubblicati), la rivista intendeva perseguire l’unione fra arte e letteratura, immagine e parola, ma anche fra suono e parola, in una continua ricerca della perfezione che riconosceva alla poesia il primato sulla prosa (emblematico fu il corposo manifesto esposto per punti Teoprakt. Teorija i praktika sovremennoj literatury: osnovnye položenija, Pratica teorica. Teoria e pratica della letteratura contemporanea, scritto da Taršis nel 1977, ma pubblicato nel numero 1 del 1979).
Nei numeri del 1984 e 1985 la sperimentazione grafica giunse a proporre collage realizzati a mano di lettere e parole tratte da ritagli di giornale, fotografie, negativi e appunti manoscritti che produssero delle vere opere d’arte in un originale stile pop-art russo. Nel medesimo periodo i redattori giocarono sulla morfologia del titolo della rivista e sui suoi diversi risultati fonetici e semantici: “Trans-tors-trap-trassa […] rot-rost-rant-rasa […] nora-napor-nasos-nota […] strana-spor-sport-spora […] port-parta-pasta-post […] osa-ospa-optor […]”.
Negli anni aumentò la presenza di immagini sul frontespizio e sulle prime pagine fino a occupare l’intero spazio della rivista come accadde nell’ultimo numero (36) del 1987 in cui era pressoché assente l’elemento verbale. Le immagini appartenevano principalmente alla penna di Anna Taršis, Aleksandr Galamaga e Sergej Sigej, ma furono riprodotte anche scenografie di I.V. Bachterev e illustrazioni di Evgenij Arbenev.
Discontinua fu l’organizzazione dei materiali in rubriche. I primi numeri privilegiarono un semplice elenco dei materiali raccolti. A partire dal n. 4 del 1979 comparve di tanto in tanto la sezione Chronika (Cronaca, poi V chronike, Nella cronaca), volta a dare informazioni sugli eventi culturali, e solo in alcuni fascicoli a partire dal numero 26 del 1985 (gennaio-febbraio) la rivista fu suddivisa in sezioni come Sočinenija (Opere, presente anche con il titolo di V praktike, Nella pratica, V teorii i praktike, Nella teoria e nella pratica, Praktika, Pratica, Proizvedenija, Opere, Publikacii, V publikacijach, Pubblicazioni, V perevodach, Perevody, Traduzioni), in cui confluirono poesie e saggi critici di poeti dell’avanguardia e della neoavanguardia, ma anche traduzioni (per esempio, di Samuel Beckett, Antonin Artaud, Kurt Schwitters, ma anche del poeta visivo Michele Perfetti), Kritika (Critica) con un contributo firmato da Taršis sul volume Vavilonskaja bašnja (La torre di Babele) di Kuz’minskij, e Bibliografija (Bibliografia) in cui si segnalavano le ultime uscite editoriali.

Note: La schedatura è stata condotta sulla base della Samizdat Collection dell’Università di Toronto. Le copie originali sono conservate presso il Research Centre for East European Studies dell’Università di Brema.

Giuseppina Larocca
[30 giugno 2021]

Bibliografia

  • Janacek Gerald J., A Report on Transfurism, in “Wiener Slawistischer Almanach”, 19 (1987): 123-142.
  • Klähn T., Rea Nikonova and the Legacy of Russian Futurism, “International Yearbook of Futurism Studies”, 5 (2015): 395-424.
  • Kukuj I., Laboratorija avangarda: žurnal Transponans, “Russian Literature”, 59.2-4 (2006): 225-259.
  • Kukuj I., ‘Rifmy pervyj voln’: ob organizujuščem načale tvorčestva Ry Nikonovoj,“Novoe Literaturnoe Obozrenie”, 160.6 (2014) http://magazines.russ.ru/nlo/2014/130/30k.html, online (ultimo accesso: 30/06/2021).
  • Lehmann G., Transpositionskunst von Ry Nikonova und Sergej Sigej, “Russian Literature”, LIX-II/III/IV (2006): 379-397.
  • Nikonova-Taršis A., Uktusskaja škola, “Novoe Literaturnoe Obozrenie”, 16 (1995): 221-238.
  • Ostanin B., Kobak A., Molnija i raduga. Literaturno-kritičeskie stat’i 1980-ch godov, Izdatel’stvo imeni N.I. Novikova, Sankt-Peterburg 2003: 87-108.
  • Parisi V., Il lettore eccedente. Edizioni periodiche del samizdat sovietico. 1956-1990, Il Mulino, Bologna 2013: 138, 163, 165.
  • Sabbatini M., “Quel che si metteva in rima”. Cultura e poesia underground a Leningrado, Collana di Europa Orientalis, Salerno 2008: 235.

Versione aggiornata di: Larocca G., Transponans, in C. Pieralli, T. Spignoli, F. Iocca, G. Larocca, G. Lo Monaco (a cura di), Alle due sponde della cortina di ferro. Le culture del dissenso e la definizione dell’identità europea nel secondo Novecento tra Italia, Francia e URSS (1956-1991), goWare, Firenze 2019: 277-280.

Cita come:
Giuseppina Larocca, Transponans, in Voci libere in URSS. Letteratura, pensiero, arti indipendenti in Unione Sovietica e gli echi in Occidente (1953-1991), a cura di C. Pieralli, M. Sabbatini, Firenze University Press, Firenze 2021-, <vocilibereurss.fupress.net>.
eISBN 978-88-5518-463-2
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