Valerij Mišin, Poėt i gladiator [dettaglio]

 

Il progetto si articola in due grandi aree tematiche, denominate “Voci libere nel contesto sovietico” e “La ricezione occidentale del dissenso sovietico”. La prima illustra le diverse manifestazioni della cultura indipendente e del dissenso in URSS (1953-1991); la seconda area tratteggia invece lo studio della ricezione dei fenomeni dissidenti e della cultura underground sovietica tra gli ambienti intellettuali dell’Occidente.

Ciascuna area prevede una speculare suddivisione in tre sezioni:

VOCI LIBERE NEL CONTESTO SOVIETICO è un’area articolata nelle sezioni “Samizdat & arti non ufficiali”“Luoghi & gruppi underground”“Fatti & fenomeni”:

  1. “Samizdat & arti non ufficiali”: la sezione è dedicata all’analisi dei diversi linguaggi artistici adoperati dalle voci del dissenso e alla descrizione delle strategie di sopravvivenza della ‘Seconda cultura’. Tra i molteplici modi dell’espressione artistica alternativa rientrano innanzitutto l’arte verbale e la letteratura prodotta in samizdat, ma anche la musica e i testi sonori diffusi attraverso il circuito del magnitizdat, nonché le diverse tipologie di arte visiva, che spaziano dalla pittura alla scultura, dal cinema indipendente alla fotografia, per arrivare al teatro e alle varie forme di arte performativa. Per questo la sezione è ulteriormente suddivisa in tre categorie, ognuna delle quali fa riferimento a uno specifico linguaggio artistico: letteratura/samizdat, testi sonori/magnitizdat, arti figurative e visive.
  2. “Luoghi & gruppi underground”: la sezione offre una mappatura dei principali centri della cultura non ufficiale e descrive i maggiori protagonisti che hanno dato vita alle molteplici manifestazioni collettive dell’underground. Le schede sono ordinate secondo un criterio geografico, che prende in considerazione innanzitutto Mosca e Leningrado, ma si estende più ampiamente a tutto il territorio dell’Unione Sovietica.
  3.  “Fatti & fenomeni”: la sezione illustra la dimensione pubblica della cultura clandestina nelle sue diverse rappresentazioni tipologiche, accogliendo sia le rare manifestazioni presenti nell’editoria autorizzata, sia soprattutto tutti quei fenomeni sommersi, non autorizzati o alternativi, quali circoli, seminariesibizionicelebrazioni, concerti e festival. Un approfondimento specifico è dedicato al movimento per la difesa dei diritti civili e alle diverse forme di protesta realizzate in forma di lettere aperte e di manifestazioni pubbliche, sorte in seguito a processi contro personalità riconducibili a vario titolo al dissenso.

LA RICEZIONE OCCIDENTALE DEL DISSENSO SOVIETICO è l’area tematica articolata nelle sezioni “Tamizdat”“Casi di studio”“Editoria italiana & indici”:

  1.  “Tamizdat”: la sezione descrive alcune delle principali opere letterarie circolanti in lingua russa e in traduzione nel contesto del tamizdat, il circuito di editoria clandestina parallelo al samizdat, ma posto in essere al di fuori dei confini geografici dell’URSS. Il tamizdat è costituito da una rete di periodici e case editrici disseminate in Occidente, che fungono da ponte fra cultura indipendente sovietica e le diverse istanze intellettuali e politiche dell’Occidente.
  2. Casi di studio”: la sezione approfondisce alcune opere, come Il dottor Živago di Boris Pasternak e Arcipelago Gulag di Aleksandr Solženicyn, che hanno costituito emblematici casi letterari con un notevole impatto mediatico e culturale negli ambienti culturali d’oltrecortina
  3. Editoria italiana & indici”: la sezione traccia un quadro dei principali spazi editoriali italiani interessati agli sviluppi del discorso culturale sovietico e attivi nella ricezione e distribuzione della letteratura ad esso riconducibile. Attraverso la descrizione critica dell’attività e degli archivi delle case editrici coinvolte e tramite lo spoglio delle più significative riviste di cultura e l’analisi dei loro contenuti, si vogliono offrire gli strumenti per ricostruire il dibattito sul dissenso sovietico in Italia.

MENÙ E CANALI AD ACCESSO DIRETTO

Nel portale sono disponibili tre canali ad accesso diretto, allo scopo di offrire un orientamento nello spazio, nel tempo e attraverso alcune delle principali personalità che hanno generato i canali della cultura indipendente costituendo un ponte di dialogo tra realtà sovietica e Occidente. I canali sono così concepiti:

Dove: la voce apre un elenco dei principali centri e delle aree geografiche, in cui sono riunite e ordinate le schede afferenti alla sezione “Voci libere nel contesto sovietico”.

Cronologia: la voce propone una scansione cronologica del periodo 1953-1991 lungo le direttrici “Ovest” e “URSS” descrivendo i fatti storici più rilevanti, intrecciati ai principali eventi della cultura indipendente e del dissenso sovietico, colti nella duplice prospettiva dell’evoluzione interna e della loro ricezione occidentale.

Personalità: la voce presenta un elenco di schede dedicate ai maggiori fautori del dissenso e della ‘Seconda realtà culturale’ sovietica, oltre che ai principali intellettuali che da Occidente hanno favorito il dialogo con questo universo e la circolazione delle voci libere provenienti dall’URSS.