Date: 5 dicembre 1965, 22 gennaio 1967 e altre
Luogo: Mosca
Partecipanti: Aleksandr Esenin-Vol’pin, Vladimir Bukovskij, Ljudmila Alekseeva, Aleksandr Ginzburg, Jurij Galanskov, Apollon Šucht, Ljudmila Polikovskaja, Irina Jakir, Viktorija Vol’pina e altri
Descrizione:
Ideata dal matematico e attivista Aleksandr Esenin-Vol’pin, figlio di uno dei grandi protagonisti della cultura russa di inizio secolo (il poeta Sergej Esenin, suicida a trent’anni nel 1925), la manifestazione organizzata in piazza Puškin nel dicembre 1965 di fronte alla statua del poeta è da molti considerata l’evento fondante del movimento per i diritti umani in URSS. Il raduno fu indetto per protestare contro il processo intentato agli scrittori Andrej Sinjavskij e Julij Daniėl’, arrestati nel settembre 1965 per aver pubblicato le proprie opere in tamizdat sotto gli pseudonimi di Abram Terc e Nikolaj Aržak. Sinjavskij e Daniėl’ sarebbero stati di lì a poco condannati a sette e cinque anni di detenzione al termine di un processo formalmente aperto al pubblico ma in realtà ristretto a pochi invitati, accuratamente scelti dall’alto (cf. Piretto 2001: 287). Assieme al procedimento contro il ‘parassita sociale’ e futuro premio Nobel Iosif Brodskij, datato 1964, quello contro i due scrittori moscoviti rappresenta uno dei casi più celebri e dibattuti dell’epoca non tanto per la rilevanza degli imputati, fino a quel momento normali intellettuali con un impiego nel mondo ufficiale e accademico, quanto per la piega presa dal dibattimento. Sinjavskij e Daniėl’ furono infatti incriminati ai sensi dell’art. 70 (agitazione e propaganda antisovietica), dunque per il contenuto delle proprie opere. Rifiutando di dichiararsi colpevoli, i due letterati diedero inizio a un confronto surreale con i propri carnefici sulla natura della materia letteraria: Sinjavskij tentando di evidenziare il grossolano errore insito nell’identificare meccanicamente le idee e i comportamenti di personaggi del tutto finzionali con le opinioni dell’autore, che li aveva generati perseguendo precisi intenti artistici (cf. Clementi 2007: 58); Daniėl’ rivendicando il proprio punto di vista sulla società sovietica contemporanea, nella quale scorgeva i germi di un ritorno al culto della personalità (cf. ibid.).
Il 5 dicembre 1965, anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione staliniana (garante, sulla carta, del diritto a manifestare), fu così convocata una manifestazione in grado di richiamare, secondo le testimonianze di Ljudmila Alekseeva e Vladimir Bukovskij, tra le ottanta e le duecento persone, in gran parte studenti. I ventidue arrestati, rilasciati poco dopo la cattura, furono espulsi dai rispettivi istituti (cf. Parisi 2017: 129). Quello che lo stesso Esenin-Vol’pin aveva definito nel suo Appello civile il miting glasnosti (meeting della trasparenza) (cf. Esenin-Vol’pin: web) si trasformò negli anni successivi in un miting molčanija (meeting del mutismo): i manifestanti riuniti di fronte al monumento innalzato al ‘sole della poesia russa’ erano chiamati a togliersi il cappello, rimanendo in silenzio per non più di cinque minuti allo scopo di scongiurare l’intervento della polizia (cf. Clementi 2007: 54).
A partire dal 1977 questa forma di protesta annuale venne posticipata al 10 dicembre, anniversario della firma della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, datata 1948 (cf. ibid.). Piazza Puškin in epoca sovietica fu teatro di almeno un altro raduno: il 22 gennaio 1967 un gruppo di studenti la scelse per protestare contro l’arresto dei redattori dell’almanacco Feniks, avvenuto pochi giorni prima, tra il 17 e il 19 gennaio. Muniti di cartelli recanti la scritta ‘Libertà a Galanskov, Dobrovol’skij, Laškova, Radzievskij’, i manifestanti, in numero decisamente minore rispetto a due anni prima, furono bloccati da membri del Komsomol e arrestati (cf. Piretto 2001: 284).
Federico Iocca
[30 giugno 2021]
Bibliografia
- Clementi M., Storia del dissenso sovietico, Odradek, Roma 2007.
- Esenin-Vol’pin A., Graždanskoe obraščenie, http://antology.igrunov.ru/authors/volpin/1083933987.html, online (ultimo accesso: 30/06/2021).
- Parisi V., Guida alla Mosca ribelle, Voland, Roma 2017.
- Piretto G. P., Il radioso avvenire: mitologie culturali sovietiche, Einaudi, Torino 2001.
Versione aggiornata di: Iocca F., Piazza Puškin, in C. Pieralli, T. Spignoli, F. Iocca, G. Larocca, G. Lo Monaco (a cura di), Alle due sponde della cortina di ferro. Le culture del dissenso e la definizione dell’identità europea nel secondo Novecento tra Italia, Francia e URSS (1956-1991), goWare, Firenze 2019: 361-363.
Cita come:
Federico Iocca, Piazza Puškin, in Voci libere in URSS. Letteratura, pensiero, arti indipendenti in Unione Sovietica e gli echi in Occidente (1953-1991), a cura di C. Pieralli, M. Sabbatini, Firenze University Press, Firenze 2021-, <vocilibereurss.fupress.net>.
eISBN 978-88-5518-463-2
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