Copertina. “Metki”, n. 8 1979. Fonte: Samizdat Collections, University of Toronto.

Titolo della rivista:
“Metki po novoj živopisi” [Segni della nuova pittura]

Date: 8 agosto 1975-marzo 1980

Luogo di edizione: Mosca

Redattori: Vitalij Gribkov, Vladimir Petrov

Principali collaboratori: Al’fred Soljanov, Pavel Barbašov, Vadim Lugovskij

Descrizione:
Fondata nel 1975 per iniziativa di Vitalij Gribkov e dello scrittore Vladimir Petrov, già protagonista del periodico “Iskusstvo kommuny”, la rivista uscì in 12 numeri dal 1975 al 1980 senza una precisa periodicità (nel 1975 escono 3 numeri, nel 1976 un solo fascicolo, nel 1977 due, nel 1978 uno, nel 1979 e nel 1980 due per anno). La seconda parte del titolo – “po novoj živopisi” – comparve solo nei primi due fascicoli.
Come indicato nella dichiarazione d’intenti del primo numero (agosto 1975) e nell’articolo Prostejšie pojasnenija k smyslu (semantike) ponjatija “metka” (Chiarimenti semplicissimi sul senso (semantica) del concetto “segno”,  5, gennaio 1977), la rivista contrasse un debito intellettuale nei confronti della poetica strutturale e si propose di raccogliere un “sistema di note” (sistema metok), in cui teoria (il sistema) e pratica (le note) avrebbero dialogato costantemente sui temi dell’arte figurativa e della tecnica (masterstvo; cf. Gribkov 1999: 3; Semenenko-Basin 2014: 51).
Il periodico prendeva le mosse da una serie di esperienze precedenti come quella del gruppo “Fikcija” (la cui attività si registrò tra il 1965 e il 1974) e dagli appunti dei seminari di estetica tenutisi nel 1973 e 1974, e intendeva creare uno spazio intellettuale comune in cui redattori e amici si potessero confrontare sui temi dell’arte astratta e dell’arte oggettiva. Nella rivista venivano spesso riportate notizie su mostre, anche internazionali, e dichiarazioni tratte da altri periodici o giornali come “Sovetskaja kul’tura” (Cultura sovietica) e “Trud” (Lavoro).
Fecero la loro comparsa alcuni articoli teorici sul valore dell’arte e sulle nuove sperimentazioni pittoriche come Kraski i usrednennye cveta (1, 1975), Na poroge patafiziki (5, 1977) e i capitoli del volume di Petrov e Gribkov Konstruirovanie sistemy živopisi (2, 1975; 5, 1977; 6, 1977; 9, 1979; 10, 1980; 12, 1980). Accanto a questa tipologia di materiali si affiancarono le poesie e i racconti di autori attivi negli anni ’20, come Aleksej Kamenskij (4, 1976), e contemporanei, come lo stesso Petrov (2, 1975), Fred Soljanov (pseudonimo di Al’fred Michajlovič Soljanov, 2, 1975) di cui si pubblicarono frammenti di testo e lo spartito della canzone Sožalenie (Rimpianto, 2, 1975). Aforismi e citazioni, tratte soprattutto dai volumi Prošloe v nastojaščem (Il passato nel presente) del filosofo e matematico Vasilij Nalimov (7, 1978) e Kul’t, religija i kul’tura (Culto, religione e cultura) di Pavel Florenskij (9, 1978), impreziosirono le pagine del periodico. Di tanto in tanto vi furono pubblicate traduzioni di Charles Baudelaire (a opera di Petrov, Ju. Frejdin, 2, 1975) e lettere di Kandinskij (4, 1976). Un posto di tutto rispetto fu, inoltre, affidato a bozzetti, schizzi, fotografie, diapositive, immagini di vario tipo e grandezza ascrivibili all’arte concettuale e alla tecnica del collage in un continuo incrocio di linguaggi comunicativi: fra gli autori si segnalano P. Barbašov (1, 1975) e Sergej Roščin (2, 1975).
Nel numero 3 del 1975 Gribkov e Petrov lasciarono la cura a Lev Rubinštejn, Nikita Alekseev e Andrej Monastyrskij, i quali, oltre a cambiare formato (un pieghevole di due fogli A3 spillati), realizzarono un fascicolo a metà fra letteratura sperimentale e opera d’arte (cf. Parisi 2013: 305). I loro brevi commenti, costruiti sull’ironia e il non-sense, furono autografi e dattiloscritti e riportavano la data e l’ora in cui erano stati redatti. La lunghezza dei fascicoli varia dalle 20 alle 70 pagine.

Note: La schedatura è stata condotta sulla base della Samizdat Collection dell’Università di Toronto. Le copie originali sono conservate presso il Research Centre for East European Studies dell’Università di Brema.

Giuseppina Larocca
[30 giugno 2021]

Bibliografia

  • Gribkov V., Parallel’naja kul’tura: integrativnoe napravlenie v sovremennoj rossijskoj kul’ture, Smysl, Moskva 1999.
  • Parisi V., Il lettore eccedente. Edizioni periodiche del samizdat sovietico 1956-1990, Il Mulino, Bologna 2013: 302-306.
  • Semenenko-Basin I. V., Vokrug žurnala ‘Metki’, in I. V. Semenenko-Basin (a cura di), Metki: Gruppa ‘Fikcija’ Vitalija Gribkova i chudožestvennaja žizn’ 60-80-ch godov, Galerie Serge, Moskva 2014: 47-71.

Versione aggiornata di: Larocca G., Metki po novoj živopisi (Segni della nuova pittura), in C. Pieralli, T. Spignoli, F. Iocca, G. Larocca, G. Lo Monaco (a cura di), Alle due sponde della cortina di ferro. Le culture del dissenso e la definizione dell’identità europea nel secondo Novecento tra Italia, Francia e URSS (1956-1991), goWare, Firenze 2019: 262-263.

Cita come:
Giuseppina Larocca, Metki, in Voci libere in URSS. Letteratura, pensiero, arti indipendenti in Unione Sovietica e gli echi in Occidente (1953-1991), a cura di C. Pieralli, M. Sabbatini, Firenze University Press, Firenze 2021-, <vocilibereurss.fupress.net>.
eISBN 978-88-5518-463-2
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