Titolo della rivista:
“Obvodnyj kanal. Literaturno-kritičeskij žurnal” [Il canale Obvodnyj. Rivista di critica letteraria]
Date: 1981-1993
Luogo di edizione: Leningrado
Redattori: Kirill Butyrin, Sergej Stratanovskij
Principali collaboratori: Boris Rochlin, G. Benevič, A. Židkov, N. Il’in (Mal’čevskij)
Numeri totali: 19
Descrizione:
Il periodico esce a Leningrado tra il 1981 e il 1993, sotto la guida di Kirill Butyrin, supportato da Sergej Stratanovskij, che cura la sezione di poesia, e da Boris Rochlin, che cura la sezione di prosa. Rochlin, cui va riconosciuto il merito di aver contribuito all’avvio del progetto editoriale, presto lascerà la redazione (cf. Severjuchin 2003: 435-436). “Obvodnyj kanal” è la prosecuzione di “Dialog”, rivista di critica e polemica diretta da Butyrin e Stratanovskij, di cui erano usciti tre numeri tra il 1979 il febbraio 1981. Il nome della nuova rivista riprende il toponimo di un luogo simbolico nella geografia pietroburghese (cf. Butyrin, Stratanovskij 2017: 139). Il canale Obvodnyj rappresenta il limite tra la Leningrado industriale, periferica e sovietica e il centro della città, che dal punto di vista storico e urbanistico conserva i segni dell’identità petrina e prerivoluzionaria (cf. Sabbatini 2013: 272-275). Non è un caso che molti autori non ufficiali di Leningrado vi trovino ispirazione, tra questi lo stesso Stratanovskij, Elena Švarc e Aleksandr Mironov, che vivono nel quartiere adiacente al canale (cf. Sabbatini 2004: 250).
La rivista si prefigge di mettere a confronto le istanze estetiche della contemporaneità, con la ricerca di una identità storico-culturale più ampia e rispetto a quella dell’ideologia sovietica (cf. Sabbatini 2020: 254-261). “Obvodnyj kanal” nasce contestualmente a una recrudescenza della censura che aveva portato alla chiusura le riviste “37” e “Severnaja počta”. Alle rubriche di prosa, poesia, critica letteraria e traduzione, si affiancano i contributi sulle arti figurative, la filosofia e di polemica ideologica o di pensiero storiosofico (cf. Butyrin 1993: 124-126). Altro merito è di stimolare il dialogo tra le diverse anime della letteratura leningradese e moscovita. Nel secondo e quarto numero trovano spazio i poeti moscoviti D. Prigov, L. Rubinštejn, O. Sedakova, B. Kenžeev, G. Sapgir, Ju. Kublanovskij. Preminente è il numero di poeti leningradesi, tra cui si distinguono D. Bobyšev, L. Aronzon, E. Švarc, A. Mironov, V. Krivulin, E. Pudovkina, O. Ochapkin, V. Ėrl’, E. Ignatova e i più giovani V. Filippov e S. Zav’jalov. Come appendice escono singole raccolte, tra cui le opere di Elena Švarc, Korabl’ (La nave), e nel 1984 Kniga malenkich poėm (Il libro dei poemetti) e Trudy i dni Lavinii (Opere e giorni di Lavinia).
La prosa di giovani scrittori leningradesi, quali M. Berg, B. Kudrjakov, B. Dyšlenko, E. Zvjagin, si alterna a quella di affermati autori stranieri del calibro di George Orwell (n. 9, 1986). Si distinguono le traduzioni dei versi di John Donne, William Blake o del tedesco Stefan George. Per quanto riguarda la critica letteraria e la saggistica, sul quarto numero del 1983 Elena Ignatova presenta il saggio dal titolo Kto my? (Chi siamo?), dove propone una riflessione sull’identità della ‘Seconda cultura’ e sulla necessità di riconoscersi come ‘letterati non ufficiali’, in un contesto sovietico in decadenza, scevro di aspettative e di speranze. Sul n. 9 del 1986, si offre ampio spazio alla figura di Chlebnikov, nonché alla sua influenza e ricezione nella contemporaneità, attraverso un questionario dal titolo Velimir Chlebnikov segodnja (Velimir Chlebnikov oggi). Con il questionario sul poeta futurista si ripete la positiva esperienza dell’inchiesta sul simbolista Blok, proposta da Stratanovskij e Butyrin nel terzo numero di “Dialog” del febbraio 1981. Ad animare la polemica e il dibattito sulla poesia leningradese, si distingue il lungo saggio di Evgenij Pazuchin sulla peculiarità della poesia religiosa, propria dei pietroburghesi Mironov, Ochapkin, Stratanovskij e Švarc. Sembra il preludio a un taglio sempre più ‘tendenzioso’ e ‘slavofilo’ della rivista. In effetti, nella seconda metà degli anni Ottanta la questione religiosa, filosofica e nazionale trovano un crescente riscontro, che ha come risultato la presa di distanze dalla redazione da parte di Stratanovskij, sin dall’undicesimo numero nel 1987). Rispetto ai propositi iniziali, già dichiarati in “Dialog”, dove l’intento di Butyrin e Stratanovskij era di dare voce al pensiero liberale e alla questione nazionale attraverso un confronto aperto (cf. Butyrin, Stratanovskij 2017: 266-288), la rivista è sempre più dominata dalle istanze conservatrici di Butyrin. Non era la prima polemica innescata dall’orientamento estetico e ideologico della rivista, come testimonia quanto accaduto con la rivista “Transponans” nel 1983 (cf. Parisi 2013: 165-167). Ciò nonostante, al caporedattore vanno ascritti molti meriti nella selezione e raccolta di testi e autori. Nel corso degli anni Ottanta, Butyrin guida la sezione di critica letteraria del Klub-81, e sulle pagine di “Obvodnyj kanal” pubblica lunghi articoli, firmandosi con lo pseudonimo K. Mamontov, tra questi, sul primo numero del 1981 si distingue un saggio dedicato alla poesia di Stratanovskij e sul secondo numero, nel 1982, si ricorda il saggio Posle Vysockogo (Dopo Vysockij), dedicato al poeta-cantautore scomparso nel 1980. Sempre al caporedattore appartiene l’idea di pubblicare un fascicolo allegato alla rivista dal titolo Most, dedicato alle traduzioni di opere letterarie, di critica, di culturologia, teologia e di filosofia. Di questo allegato escono sei numeri tra il 1987 e il 1991. Insieme a K. Butyrin collaborano alle traduzioni G. Benevič, A. Židkov, N. Il’in (Mal’čevskij). Con la crisi ideologica di fine anni Ottanta, su “Obvodnyj kanal” sono sempre più attuali la questione religiosa e quella nazionale, due elementi essenziali, secondo Butyrin, per la rinascita dell’identità russa. Con tali presupposti i dibattiti si dipanano sulla rivista sino all’inverno del 1991, quando esce il diciottesimo numero. Nonostante la fine dell’Unione Sovietica e della censura, nel corso del 1993 saranno raccolti i materiali anche per un nuovo numero, che circolerà solo tra un ristretto numero di lettori. Copie originali della rivista sono conservate presso il Memorial di San Pietroburgo e presso Forschungsstelle Osteuropa – FSO Centro di Ricerca sull’Europa Orientale dell’Università di Brema.
Marco Sabbatini
[30 giugno 2021]
Bibliografia
- Butyrin K., U istokov Obvodnogo kanala, in V. Dolinin, B. Ivanov (a cura di), Samizdat (Po materialam konferencii “30 let nezavisimoj pečati. 1950-80 gody”. Sankt-Peterburg, 25-27 aprelja 1992 g.), Nic Memorial, Sankt-Peterburg 1993: 124-129.
- Butyrin V., Stratanovskij S. (a cura di.), Pamjati Kirilla Butyrina, Juolukka, Sankt-Peterburg 2017.
- Dolinin V., Ivanov B., Ostanin B. Severjuchin D. (avt.-sost.), Samizdat Leningrada. 1950-e – 1980-e. Literaturnaja ėnciklopedija, Novoe Literaturnoe Obozrenie, Moskva 2003.
- Komaromi A. (ed.), Project for the Study of Dissidence and Samizdat, University of Toronto, https://samizdatcollections.library.utoronto.ca/islandora/object/samizdat%3Aobvodnyikanal, online (ultimo accesso: 30/06/2021).
- Parisi V., Il lettore eccedente. Edizioni periodiche del samizdat sovietico. 1956-1991, Il Mulino, Bologna 2013.
- Sabbatini M., Interv’ju s Sergeem Stratanovskim (Sankt-Peterburg 10 marta 2003), in A. d’Amelia (a cura di), Pietroburgo capitale della cultura russa, Collana di Europa Orientalis, Salerno 2004: 247-251.
- Sabbatini M., “Quel che si metteva in rima”: cultura e poesia underground a Leningrado, Collana di Europa Orientalis, Salerno 2008.
- Sabbatini M., Leningrado underground. Testi, poetiche, samizdat, WriteUp, Roma 2020.
- Sabbatini M., Obvodnyj kanal v mifopoėtike Sergeja Stratanovskogo 1970-1980-ch gg., in J. Jaccard, V. Friedli, J. Herlt (a cura di), Vtoraja kul’tura. Neoficial’naja poėzija Leningrada v 1970-1980-e gody, Materialy meždunarodnoj konferencii (Genève, 1-3/03/2012), Rostok, Sankt-Peterburg 2013: 267-308.
Versione aggiornata di: Sabbatini M., Obvodnyj kanal. Literaturno-kritičeskij žurnal (Il canale Obvodnyj. Rivista di critica letteraria), in C. Pieralli, T. Spignoli, F. Iocca, G. Larocca, G. Lo Monaco (a cura di), Alle due sponde della cortina di ferro. Le culture del dissenso e la definizione dell’identità europea nel secondo Novecento tra Italia, Francia e URSS (1956-1991), goWare, Firenze 2019: 269-271.
Cita come:
Marco Sabbatini, Obvodnyj kanal, in Voci libere in URSS. Letteratura, pensiero, arti indipendenti in Unione Sovietica e gli echi in Occidente (1953-1991), a cura di C. Pieralli, M. Sabbatini, Firenze University Press, Firenze 2021-, <vocilibereurss.fupress.net>.
eISBN 978-88-5518-463-2
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