Titolo della rivista:
“Beseda” [Conversazione]

Date: 1983-1993

Luoghi di edizione: Leningrado, Parigi

Redattori: Tat’jana Goričeva, Pavle Rak

Numero totale dei fascicoli: 11

Collaboratori: Viktor Aksjučic, Boris Grojs, Aleksandr Žolkovskij, Vladimir Il’in, Olivier Clément, Valerij Lepachin, Veronika Losskaja, Jurij Mamleev, Elena Švarc

Descrizione:
Il 20 luglio 1980, alla vigilia dell’apertura dei giochi olimpici di Mosca, Tat’jana Goričeva lascia l’Unione Sovietica. Un anno prima Goričeva, assieme a Natal’ja Malachovskaja e Tat’jana Mamonova, aveva organizzato il primo movimento femminista, fondando l’almanacco samizdat Ženščina i Rossija e, a seguire, la rivista “Marija”, di ispirazione religiosa.
A Leningrado, il nome di Tat’jana Goričeva era legato, nel contesto della vtoraja kul’tura, alla pubblicazione di un’altra rivista samizdat, “37”, uscita a partire dal 1976 e fino al 1981 tra Mosca e Leningrado con cadenza pressoché mensile (il nome della rivista rimanda al numero civico dell’appartamento in cui risiedevano gli allora coniugi Goričeva e Viktor Krivulin – figura poetica di grande rilievo ed influenza nel samizdat leningradese – e dove, di venerdì, si svolgevano seminari di carattere religioso e filosofico. I lavori, le riflessioni e gli scritti scaturiti dai seminari avrebbero avuto un riverbero anche nell’attività del tamizdat, e in particolare, per Goričeva, nella concezione della rivista “Beseda”).
Costretta ad emigrare per la sua attività in difesa dei diritti delle donne, Goričeva si stabilisce prima a Francoforte e poi a Parigi, dove si fermerà per otto anni (fino al suo rientro in Russia, nel 1988). In Occidente, Goričeva si fa portavoce della cosiddetta ‘rinascita religiosa’, esperienza propria di quella generazione che si era avvicinata alla Chiesa “in maniera del tutto improvvisa”.
Nel 1983 Goričeva, assieme allo scrittore e filosofo serbo Pavle Rak e al critico Boris Grojs (trasferitosi a sua volta in Germania nel 1981), fonda a Parigi la rivista “Beseda”, concepita “come punto d’incontro tra l’antichità, l’eternità e la contemporaneità nelle sue questioni più dolorose; in altre parole, [pensata] per unire la tradizione patristica ortodossa agli eventi più incredibili e, si potrebbe dire, non cristiani della cultura moderna” (Vybor 1989: 36). L’intento della rivista è dichiarato sin dal primo numero: “la rivista “Beseda” si pone come obiettivo la pubblicazione di articoli che trattano di questioni religiose, filosofiche e di cultura generale. La rivista è intenzionata a pubblicare lavori di autori residenti sia in Unione Sovietica, sia all’estero. La rivista cercherà altresì di far conoscere al lettore russo ciò che accade con la filosofia e la religione in Occidente” (“Beseda”, 1, 1983).
Gli undici numeri della rivista escono con periodicità irregolare dal 1983 al 1993 (nn. 1-11; nel 1987 escono i nn. 5/6 e nel 1990 i nn. 8/9); Leningrado e Parigi sono riportate sul frontespizio come luogo di edizione. In alcuni casi la tiratura della rivista raggiunge i tremila esemplari, mentre il numero di pagine è variabile e si aggira, in genere, tra le 200 e le 250 (il n. 10 supera invece le quattrocento).
Sul piano editoriale, la rivista si fonda su tre principali sezioni: pubblicazioni d’autore (articoli, poesie e prosa di autori russi e stranieri); materiali (trascrizioni di conversazioni e/o interviste); annunci di uscite future o recensioni di volumi già pubblicati. Alcune rubriche appaiono regolarmente (“Religija i filosofija”, “Recenzii”, “Interv’ju”, ad esclusione degli ultimi numeri), mentre altre variano da un numero all’altro (“Iz pisem”, “Polemika”, “Kruglyj stol”). Tra i collaboratori figurano autori come Boris Grojs, Andri Volochonskij, Tat’jana Goričeva, Il’ja Kabakov, Viktor Krivulin, Jurij Mamleev, Evgenij Pazuchin, Aleksandr Pjatigorskij, Igor’ Smirnov; al lettore venivano proposti temi e concetti di cui più avanti si sarebbe parlato anche in patria e venivano presentati l’opera e il pensiero dei rappresentanti del pensiero religioso europeo, tra cui Olivier Clément, Hans Urs von Balthasar, Christos Jannaras, così come di autori meno conosciuti come Georges Bataille, Gilles Deleuze, Michel Foucault, Emmanuel Lévinas, René Girard, Peter Sloterdijk.
Nella sua organizzazione, la rivista aderiva alla duplice linea delineata tra gli intenti della nuova pubblicazione, proponendosi di parlare unitamente di teologia e di filosofia, di cultura e di religione, della Chiesa, del pensiero nazionale tradizionale e di quello occidentale moderno, sforzandosi di “mantenere il limite dell’intreccio organico di entrambi, di tracciare i campi della loro convergenza e di individuare le estremità dei fili che li collegano” (Orlov 2015: 515).
Sebbene anche altre riviste dell’emigrazione abbiano trattato questioni filosofiche (“Vestnik RChD”, “Kontinent”, “Sintaksis”), “Beseda” fu l’unico periodico ad occuparsi esclusivamente della storia del pensiero contemporaneo e, per certi versi, può essere considerato il precursore di molte delle riviste sorte negli anni della perestrojka (“Načala”, “Logos”, “Put’”, “Stupeni”, “Volšebnaja gora”).

Note: Alcuni numeri della rivista “Beseda” sono stati digitalizzati e resi disponibili sul sito “Vtoraja Literatura: Ėlektronnyj archiv zarubež’ja imeni Andreja Sinjavskogo”, gestito da Andrej Nikitin-Perenskij, all’indirizzo: https://vtoraya-literatura.com/razdel_2122_str_1.html (ultimo accesso: 31/12/2022). La scheda di catalogazione di “Beseda” è consultabile all’interno del catalogo delle riviste dell’emigrazione russa (Svodnyj katalog periodiki russkogo zarubež’ja) a cura del progetto “Ėmigrantika” e disponibile all’indirizzo: http://www.emigrantica.ru/item/beseda-beseda-parizh-1983-1993?ysclid=lajnbxgkx6814673721 (ultimo accesso: 31/12/2022).

Chiara Rampazzo
[31 dicembre 2022]

 Bibliografia

  • Medem B., “Beseda”. Razbor religiozno-filosofskogo žurnala “Beseda”, Leningrad-Pariž, 1983-84, vyp. 1-2, “Vestnik Rossijskogo Christianskogo Dviženija”, 3.148 (1986): 256-263.
  • Michajlov M., Beseda, in Pravoslavnaja ėnciklopedija, 4, Afanasij – Bessmertie, Moskva 2002: 686-687.
  • Orlov D., Žurnal “Beseda”: predystorija i kul’turnyj kontekst, “Einai”, 4.1-2 (2015): 512-516.
  • Cender K., Tat’jana Goričeva, Gans Urs fon Bal’tazar i tragičeskoe, in N. Bakši, K. Tolstoj (a cura di), Švejcarskaja teologija i russkaja religioznaja filosofija. Recepcii i vozdejstvija. Sbornik statej, Nestor-Istorija, Sankt-Peterburg 2017: 163-182.
  • Goričeva T., Mne nadoeli podval’nost’ i ėlitarnost’ “Vtoroj kul’tury”. Nesovetskaja kul’tura sovetskogo Leningrada: novoe svidetel’stvo, a cura di D. Kozlov, “Gefter”, 2016, 16 febbraio: http://gefter.ru/archive/17640, online (ultimo accesso: 31/12/2022).
  • Tat’jana Goričeva: Iz komsomola v ėkzistencializm, a cura di K. Lučenko, https://www.pravmir.ru/tatyana-goricheva-iz-komsomola-v-ekszistencializm/?ysclid=lbupyeoiii756787770, online (ultimo accesso: 31/12/2022).
  • “Beseda” v gostjach u “Vybora”. Interv’ju s Tat’janoj Goričevoj i Pavle Rakom (avgust 1988 goda), “Vybor”, 8 (1989): 25-41.
  • Kuznecov P., Russkij feniks, ili čto takoe filosofija v Rossii, “Zvezda”, 5 (2001): 217-225.
  • Skarlygina E., Struktura periodiki tret’ej russkoj ėmigracii, “Mediaskop”, 1 (2009): http://www.mediascope.ru/структура-периодики-третьей-русской-эмиграции, online (ultimo accesso: 31/12/2022).

Cita come:
Chiara Rampazzo, Beseda, in Voci libere in URSS. Letteratura, pensiero, arti indipendenti in Unione Sovietica e gli echi in Occidente (1953-1991), a cura di C. Pieralli, M. Sabbatini, Firenze University Press, Firenze 2021-, <vocilibereurss.fupress.net>.
eISBN 978-88-5518-463-2 © 2021 Author(s)
Content license: CC BY 4.0