Copertina di “Cristianesimo e lotta di classe” di N. Berdjaev, La Casa di Matriona.

Date: 1976-in attività con una nuova proprietà

Luogo: Milano

Collane di interesse: Propilei russi, Ricerche, Testimonianze, Quaderni de L’altra Europa, Varia

Descrizione:
La Cooperativa editoriale La Casa di Matriona è nata a Milano nel 1976 per iniziativa di alcuni studiosi vicini al Centro studi Russia Cristiana, un Centro che già dal 1957, pressoché unico all’inizio in Italia, si era impegnato a documentare aspetti trascurati della vita religiosa e “dissidente” dell’URSS. L’intento dei promotori dell’iniziativa era di ampliare per quanto possibile la cerchia dei potenziali lettori, interessando ambienti non specificamente cattolici a certi temi e documenti della storia e cultura della Russia-URSS, solo sporadicamente frequentati dall’editoria e dai mezzi di comunicazione. I volumi pubblicati dalla piccola casa editrice milanese spaziano dall’ambito religioso, predominante, a quello filosofico, storico e artistico, mentre sono quasi assenti le opere di narrativa e poesia. Ciò nonostante, la letteratura riveste un ruolo tutt’altro che secondario all’interno del progetto, grazie alla pubblicazione di vari saggi critici, in alcuni casi di grande rilevanza: è il caso del volume L’altra letteratura (1957-76). Letteratura del samizdat da Pasternak a Solženicyn (1976), firmato da Jurij Mal’cev (e a cura di Lucio del Santo), edito nello stesso anno in lingua russa a Francoforte sul Meno dalla casa editrice Posev (Vol’naja russkaja literatura. 1955-1975). Tra i primi e più accurati studi dedicati alla ‘Seconda cultura’, il testo offre un ampio e dettagliato quadro sulla letteratura russa clandestina (o, meglio, nepodcenzurnaja, “non sottoposta a censura”) prendendo in esame tanto l’opera di scrittori ormai affermati come Pasternak o Solženicyn, quanto quella di autori irregolari e del tutto sconosciuti in occidente, come ad esempio Aleksandr Kondratov, figura di spicco della Scuola dei filologi. La competenza e l’ampia conoscenza del tema derivano a Mal’cev, italianista di formazione, dai contatti intrattenuti a Mosca con gli ambienti dell’underground, almeno fino al 1974, anno di emigrazione dello studioso. Egli fu tra i pochi intellettuali sovietici a scegliere come patria d’elezione l’Italia, paese dove si stabilì dopo aver ottenuto asilo politico e aver alloggiato in un campo per rifugiati (cf. Mal’cev 2015: 155).
Se la maggior parte delle pubblicazioni della Casa di Matriona si limita alla sfera religiosa (con la riscoperta di importanti pensatori come Nikolaj Berdjaev di cui nel 1977 viene pubblicato il volume Cristianesimo e lotta di classe, nonché Michail Geršenzon e Vjačeslav Ivanov, con la loro preziosa Corrispondenza da un angolo all’altro. Dodici lettere russe, 1976), tra gli interessi dell’editrice va segnalato anche un altro àmbito, correlato spesso al primo (nella Russia dell’epoca e, in maniera ancora più decisa, nel piano editoriale della casa editrice milanese): la difesa dei diritti umani. La collana in tal senso più significativa è forse “Testimonianze”, che vede l’edizione di due tomi dedicati al Tribunale Sacharov (1976 e 1979). Nella medesima serie fanno la comparsa ben quattro volumi di interviste, discorsi e scritti a firma di Aleksandr Solženicyn, così come il singolare testo a cura di Tat’jana Goričeva L’altro femminismo (1983), dedicato a una riflessione sulla condizione femminile condotta da una prospettiva cristiano-ortodossa: oltre a essere l’animatrice dei celebri seminari filosofico-religiosi di via Kurljandskaja e del gruppo riunitosi intorno alla rivista “37”, Goričeva figurava infatti tra le curatrici dell’almanacco samizdat Ženščina i Rossija.
Una certa attenzione alla questione di genere si potrà ritrovare anche nel volume di Tat’jana Ščipkova L’impossibile perdono. Cronaca da un lager femminile, uscito per la collana Quaderni de L’altra Europa nel 1990. Alla medesima collana è legata la pubblicazione di Prigionieri politici dell’URSS, 29 biografie e testimonianze (1977), a cura del giornalista Mario Corti, e il breve Pazzia di Stato – Prigionieri di coscienza nei manicomi sovietici (1987), sull’invalsa pratica di rinchiudere pensatori e intellettuali dissenzienti all’interno delle cosiddette psichuški.
Nel frattempo, la Cooperativa tra il 1981 e il 1982 è stata acquisita dal Centro studi Russia Cristiana; di questa nuova stagione vanno segnalati alcuni volumi editi nella serie “Varia”, dove, oltre a titoli anche recenti dedicati alle figure di Šalamov, Solženicyn e Berdjaev, vengono riproposti testi importanti per una mappatura del fenomeno della ‘Seconda cultura’, come Samizdat: cronaca di una vita nuova nell’URSS (AA. VV., 1977) o il più recente I ragazzi di piazza Majakovskij (AA. VV., 2002).
Alcuni dei titoli menzionati risultano oggi esauriti e fuori catalogo, ma i sei anni di attività indipendente, autofinanziata e non retribuita della Cooperativa con cinquanta volumi tradotti, stampati e distribuiti, oltre che in Lombardia, in metà delle regioni italiane e anche oggi presenti in molte biblioteche, costituiscono un piccolo exploit, nello spirito stesso, contro qualsiasi inerzia e censura, del movimento democratico e del samizdat in Russia.

Federico Iocca
[30 giugno 2021]

Bibliografia

  • Mal’cev Ju., I dissidenti sovietici in Italia, “Enthymema”, XII (2015): 155-159.

Versione aggiornata di: Iocca, F., La Casa di Matriona, in C. Pieralli, T. Spignoli, F. Iocca, G. Larocca, G. Lo Monaco (a cura di), Alle due sponde della cortina di ferro. Le culture del dissenso e la definizione dellidentità europea nel secondo Novecento tra Italia, Francia e URSS (1956-1991), goWare, Firenze 2019: 378-380.

Cita come:
Federico Iocca, La Casa di Matriona, in Voci libere in URSS. Letteratura, pensiero, arti indipendenti in Unione Sovietica e gli echi in Occidente (1953-1991), a cura di C. Pieralli, M. Sabbatini, Firenze University Press, Firenze 2021-, <vocilibereurss.fupress.net>.
eISBN 978-88-5518-463-2
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