Copertina. Feltrinelli 1958.

Titolo:
Doktor Živago [Il dottor Živago]

Autore: Boris Leonidovič Pasternak (1890-1960)

Anni di redazione: 1946-1955

Anno di prima pubblicazione: 1957 (traduzione di Pietro Zveteremich)

Casa editrice: Giangiacomo Feltrinelli

Luogo di edizione: Milano

Prima edizione in lingua russa: Doktor Živago, Mouton, Bruxelles 1958

Descrizione:
Scritto tra il luglio del 1946 e il dicembre del 1955, Doktor Živago fu composto negli anni in cui Pasternak era stato escluso dagli ambienti letterari ufficiali. Inizialmente pensato con il titolo di Ragazzi e ragazze con lo scopo di documentare in dieci capitoli i quattro decenni che vanno dal 1902 al 1946, il romanzo fu il risultato di una profonda crisi provocata dalla guerra e dalla delusione delle speranze di rinnovamento della Russia (cf. lettera di Boris Pasternak alla cugina Ol’ga Frejdenberg datata 5 ottobre 1946, Pasternak 1987: 343).
Le vicende editoriali che portarono alla prima edizione del testo furono molto tumultuose. Nell’inverno 1955-1956 una copia dattiloscritta definitiva del romanzo fu consegnata alle riviste sovietiche “Znamja”, che in precedenza aveva ospitato le poesie inserite poi nel Doktor Živago, e “Novyj mir”, con cui nel 1947 Pasternak aveva firmato un contratto, poi annullato. Nel contempo si verificarono una serie di circostanze fortuite che favorirono la pubblicazione del romanzo in tamizdat. Nel marzo del 1956 giungeva,  infatti, in Unione Sovietica Sergio D’Angelo, giovane giornalista inviato del Partito Comunista Italiano e incaricato da Giangiacomo Feltrinelli di trovare opere letterarie potenzialmente interessanti per il pubblico occidentale. D’Angelo venne a sapere della conclusione del romanzo di Pasternak tramite emittenti radiofoniche straniere e, dopo essersi recato a Peredelkino a casa dello scrittore, gli chiese l’autorizzazione per pubblicare il romanzo in Italia. Dopo un primo momento di esitazione Pasternak accettò.
Conosciute le intenzioni dello scrittore, le autorità sovietiche manifestarono il loro disappunto e nel settembre 1956, in un generale contesto di agitazione e di pressioni liberali, rigettarono la pubblicazione del romanzo in patria: “Novyj mir”, diretta da Konstantin Simonov, restituì il manoscritto al suo autore insieme a una lettera in cui venivano fornite un’analisi del romanzo e le ragioni del rifiuto (anche “Znamja” era concorde). Il rifiuto convinse Pasternak della necessità e dell’importanza di dare alle stampe il manoscritto all’estero, operazione che, nonostante le prime difficoltà, fu avviata al ritorno di D’Angelo in Italia. Il 13 giugno 1956 il manoscritto fu consegnato a Pietro Zveteremich, che preparò per Feltrinelli un’entusiastica recensione interna. Alla fine di giugno, Pasternak firmò il contratto di traduzione affidata a Zveteremich (su suggerimento di Lo Gatto, Pasternak propose in un secondo momento Angelo Maria Ripellino).
Le trame dell’edizione si infittirono e la situazione si fece sempre più complicata nei mesi avvenire. Il’ja Ėrenburg aveva comunicato a Feltrinelli il rifiuto di “Novyj Mir”, le pressioni da parte della autorità sovietiche si fecero sempre più forti e Pasternak, persuaso da D’Angelo su esplicita richiesta della compagna Ol’ga Ivinskaja, inviò un telegramma a Feltrinelli chiedendo la restituzione dell’esemplare, bisognoso di “importanti migliorie”. Come sospettarono gli stessi D’Angelo e Pasternak, l’editore milanese non dette seguito al messaggio e neppure alle successive pressioni da parte del PCI per tramite di Mario Alicata. Nel contempo mostrarono interesse per il romanzo anche l’editore polacco Opinie che, tuttavia, non riuscì a dare alle stampe il manoscritto; anche il francese Gallimard e l’inglese Collins si erano mossi invano per acquisire i diritti di traduzione.
Dopo una serie di vicende che videro protagonisti Vittorio Strada, Aleksej Surkov (segretario dell’Unione degli scrittori sovietici), lo stesso Feltrinelli e Zveteremich, il romanzo fu pubblicato per la prima volta in Italia e in italiano il 15 novembre 1957 con una tiratura di 3.000 copie (nello stesso anno conobbe almeno nove ristampe). L’opera era preceduta da un’introduzione dell’editore in cui si riassumevano le vicende della pubblicazione. L’edizione italiana venne presentata il 22 novembre 1957 all’hotel Continental di Milano.
In seguito all’edizione del manoscritto in Italia molte case editrici occidentali destarono interesse per la pubblicazione del romanzo in lingua russa, fra le prime la francese de Proyart, a cui Pasternak aveva consegnato una nuova versione corretta (l’episodio fu motivo di attrito tra la casa editrice francese e Feltrinelli), e l’olandese Mouton, che alla fine riuscì a spuntarla all’insaputa di Feltrinelli e a licenziare il romanzo nel settembre 1958, quando venne distribuito ai visitatori russofoni presso il padiglione del Vaticano dell’Esposizione universale di Bruxelles.
Ormai confermatosi successo mondiale e fra i casi letterari più importanti del XX secolo, Il dottor Živago non finì di emanare la sua forza e fece aggiudicare al suo autore il premio Nobel per la letteratura, riconoscimento che Pasternak rifiutò, intimato dall’allora segretario Nikita Chruščëv.

Giuseppina Larocca
[30 giugno 2021]

Bibliografia

  • Alicata M., Sul caso Pasternak, Editori Riuniti, Roma 1958.
  • D’Angelo S., Il caso Pasternak. Storia della persecuzione di un genio, Bietti, Milano 2006.
  • Fleishman L., Živago e il poeta in Id. (a cura di), Boris Pasternak, traduzione di M. Graziosi, Il Mulino, Bologna 1993: 329-362.
  • Fleishman L., Lo scandalo del Nobel in Id. (a cura di), Boris Pasternak, traduzione di M. Graziosi, Il Mulino, Bologna 1993: 363-397.
  • Flejšman L., Vstreča russkoj ėmigracii s “Doktorom Živago”: Boris Pasternak i “cholodnaja vojna”, Stanford Slavic Studies, 38 (2009).
  • Garzonio S., Pietro Zveteremich e la pubblicazione del “Dottor Živago”, in A. Parysievicz Lanzafame (a cura di), Pietro A. Zveteremich, l’uomo, lo slavista, l’intellettuale, Università degli studi di Messina, Messina 2009: 73-86.
  • Gardzonio S., Rečča A. (a cura di), “Dottor Živago”: Pasternak. 1958. Italija, Reka vremen, Moskva 2012.
  • Mancosu P., Živago nella tempesta. Le avventure editoriali del capolavoro di Pasternak, trad. it. di F. Peri, Feltrinelli, Milano 2015.
  • Pasternak B., Le barriere dell’anima. Corrispondenza con Ol’ga Frejdenberg (1910-1954), ed. it. Nadai L. V., Garzanti, Milano 1987.
  • Resoconto stenografico dell’esame del caso Pasternak all’assemblea degli scrittori di Mosca, in Ju. Galanskov (a cura di), Feniks 66. Rivista sovietica non ufficiale, Jaca book, Milano 1968: 175-194.

Versione aggiornata di: Larocca G., Doktor Živago (Il dottor Živago), in C. Pieralli, T. Spignoli, F. Iocca, G. Larocca, G. Lo Monaco (a cura di), Alle due sponde della cortina di ferro. Le culture del dissenso e la definizione dell’identità europea nel secondo Novecento tra Italia, Francia e URSS (1956-1991), goWare, Firenze 2019: 311-313.

Cita come:
Giuseppina Larocca, Doktor Živago (B. Pasternak), in Voci libere in URSS. Letteratura, pensiero, arti indipendenti in Unione Sovietica e gli echi in Occidente (1953-1991), a cura di C. Pieralli, M. Sabbatini, Firenze University Press, Firenze 2021-, <vocilibereurss.fupress.net>.
eISBN 978-88-5518-463-2
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