Date: 1907–in attività
Luogo: Segrate (Milano)
Collane di interesse: Saggi, Scrittori italiani e stranieri, Le scie
Descrizione:
La casa editrice Mondadori, fondata da Arnoldo Mondadori nel 1907, si interessò alla letteratura russa a partire dagli anni Venti, in particolare ad opere di autori classici dell’Ottocento e del primo Novecento. Con l’inizio degli anni Sessanta la Mondadori, alla ricerca di novità tra gli autori sovietici contemporanei, guardava alla retorica del realismo socialista con diffidenza, e preferì autori legati alle culture del disgelo e del nascente dissenso, contribuendo alla loro diffusione.
Un primo significativo esempio fu la pubblicazione nel 1960 de Il disgelo di Il’ja Erenburg (CSAM 1985). In quegli anni l’editoria occidentale subì la difficoltà di accesso alle fonti non allineate con il regime sovietico, insieme alla mancanza di regolamentazione del diritto d’autore, in quanto l’URSS non aveva sottoscritto la Convezione universale stipulata a Ginevra nel 1952. Alberto Mondadori, allo scopo di dirimere tale questione, stipulò un contratto con Viktor Nekrasov – autore noto per l’originalità nel panorama del disgelo chruscioviano poi costretto per le sue posizioni ad emigrare nel 1974 – di cui pubblicò La seconda notte (1962), Nella città natale (1962), Nelle trincee di Stalingrado (vinse il Premio Stalin nel 1947; 1964) e Di qua e di là dall’oceano (1965). Nel 1967 Mondadori presentò la prima edizione mondiale in russo di Krutoj Maršrut di Evgenija Ginzburg, un importante caso editoriale, sorprendente per l’autrice stessa, in quanto il romanzo autobiografico con a tema le purghe staliniane, non poté essere pubblicato in URSS, ma circolò attraverso i canali del samizdat (trad. it. Viaggio nella vertigine, 1967). Michail Bulgakov trovò spazio nel catalogo Mondadori con Vita del Signor Molière nel 1969. Le memorie di Nadežda Mandel’štam, pagine forti ed evocative sugli anni di confino e prigionia del marito Osip, come di tanti scrittori ed intellettuali di quegli anni, un’altra opera fondamentale per la diffusione in Italia della tematica del dissenso, uscirono nel 1970 con il titolo L’epoca e i lupi.
Vicende editoriali complesse riguardarono le pubblicazioni di Aleksandr Solženicyn, da quando, con l’uscita su “Novyj Mir” nel 1962 di Odin den’ Ivana Denisoviča, fu fatta conoscere la prima opera letteraria, ufficialmente pubblicata in URSS, con a tema il gulag. Mondadori non si aggiudicò questa pubblicazione, edita in Italia da Garzanti ed Einaudi, ma mantenne interesse per l’autore, ottenendo nel 1968 l’esclusiva italiana di V kruge pervom (Il Primo cerchio), romanzo ispirato a ricordi autobiografici, ambientato nella šaraška di Marfino, un campo di detenzione alle porte di Mosca dove scienziati e tecnici lavoravano a progetti statali (V kruge pervom, 1968; trad. it.: Il primo cerchio, 1968). Rakovyj korpus (1968) uscì invece in prima edizione mondiale in russo per la casa editrice voluta da Alberto Mondadori, Il Saggiatore; sul frontespizio, in seguito a forti polemiche che videro anche l’intervento dell’autore, vi era indicato “romanzo di anonimo sovietico” (Divisione cancro, Il Saggiatore 1968), pochi mesi più tardi seguì l’edizione Einaudi, che riportava in copertina il nome dell’autore (A. Solženicyn, Rakovyj korpus, 1968; Reparto C, Einaudi, Torino 1969; Reparto C, Mondadori-DeAgostini, Novara 1987).
Seguirono nel corso dei primi anni Settanta dello stesso autore in edizione Mondadori Per il bene della causa (1971), Agosto 1914. Nodo primo (1972), e anche, di fondamentale importanza per la diffusione nel panorama editoriale italiano del fenomeno del dissenso e della conoscenza del sistema repressivo sovietico, l’opera in 3 volumi, Arcipelago Gulag 1918-1956: saggio di inchiesta narrativa (trad. it. M. Olsufieva, 1974-1978); Mondadori continuò le pubblicazione di traduzioni di Solženicyn con Vivere senza menzogna (1974), La quercia e il vitello: saggi di vita letteraria (1975), Discorsi americani (1976), Lenin a Zurigo: capitoli (1976) e Voci da sotto le macerie, una raccolta di scritti di vari autori del dissenso, Solženicyn in primis, a cura di S. Rapetti (1981).
Queste scelte editoriali evidenziano come, a partire dagli anni Sessanta, vi sia un forte interesse della casa editrice milanese verso alcuni autori russi riconducibili alla cultura del dissenso, ed in particolare verso quei testi letterari che riguardarono la testimonianza sul gulag e le repressioni politiche sovietiche. Seguendo la linea editoriale della scelta di autori non allineati all’establishment sovietico, Mondadori ebbe il merito di far conoscere al pubblico italiano lo scrittore Vasilij Grossman grazie all’opera Tutto scorre, in cui ritorna il tema del gulag. Il protagonista, infatti, è un ex detenuto che, capitolo per capitolo, rivive negli incontri e nei ricordi la propria condanna e sviluppa una riflessione sulla storia russa e sul ruolo di Lenin, identificandolo quale fautore del regime totalitario e liberticida sovietico (1971).
Nel corso degli anni Settanta Mondadori presentò un vario numero di titoli e autori ascrivibili alla cultura del dissenso, a cominciare dal romanzo di Andrej Platonov Čevengur: con il titolo Il villaggio della nuova vita (1972), basato ovviamente sulla versione censurata. Nel 1976 uscì Il fedele Ruslan: storia di un cane nel lager (1976) di Georgij Vladimov, autore già noto al pubblico italiano grazie a La grande vena (Einaudi, 1962). Nel 1978 fu la volta de Il carnevale della storia di Leonid Pljušč’, matematico e dissidente di sinistra, di origine ucraina, strappato dall’ospedale psichiatrico grazie ad una campagna internazionale ed in seguito emigrato. L’anno seguente l’editore propose Vita e straordinarie avventure del soldato Ivan Čonkin di Vladimir Vojnovič (1979), una satira degli ambienti burocratici e militari sovietici, dichiarata di imminente pubblicazione su “Novyj Mir” già nel 1963, ma diffusa unicamente attraverso il samizdat ed in Occidente, grazie ai canali del tamizdat (Parigi 1975).
Diverse opere di autori legati al dissenso furono proposte nella collana Saggi, tra i quali, oltre al già citato Solženicyn, il premio Nobel Andrej Sacharov (Parla Sacharov, 1974), Žores Medvedev (Dieci anni dopo Ivan Denisovič, 1974), e Roj Medvedev (Krusciov. Gli anni del potere, 1977; L’unione sovietica alle soglie del 2000, 1980). La collana mondadoriana dedicata alla poesia, Lo Specchio, ospitò nel 1979 Fermata nel deserto (a cura di G. Buttafava), raccolta di poesie di Iosif Brodskij, già noto in Occidente per le persecuzioni subite in patria e costretto all’emigrazione dal 1972. Negli anni Ottanta, Mondadori confermò l’interesse per scrittori non aderenti all’ideologia sovietica, presentando al pubblico italiano la prima edizione mondiale de L’ustione. Romanzo in tre libri: tardi anni sessanta-primi anni settanta (1980) del figlio di Evgenija Ginzburg, Vasilij Aksënov; quest’opera segnò il distacco definitivo dell’autore dalla letteratura sovietica ufficiale e il conseguente esilio negli Stati Uniti. In seguito, nel 1988, uscirà L’isola di Crimea nella traduzione di Patrizia Deotto.
Nel 1983 Mondadori presentò in catalogo La casa sul lungofiume di Jurij Trifonov, autore che apparteneva alla letteratura ufficiale d’opposizione degli anni Settanta: una delle figure principali della letteratura sovietica di quegli anni, che celava nella propria prosa il tema nascosto del destino degli intellettuali durante il regime staliniano. Non poté mancare tra le proposte del catalogo mondadoriano anche Boris Pasternak, con una raccolta di prose: L’infanzia di Ženja Ljuvers e altri racconti (1988; cf. CSAM 1985). Con la perestrojka e gli anni Novanta continuarono le ripubblicazioni delle opere di Solženicyn, in particolare Arcipelago Gulag, di cui uscì una nuova edizione completa nel 2001 (a cura di M. Calusio, I Meridiani). Furono inoltre pubblicate le opere principali di Michail Bulgakov, a partire da Il maestro e Margherita (1991).
Sara Mazzucchelli
[30 giugno 2021]
Bibliografia
- CSAM – Catalogo storico Arnoldo Mondadori editore 1984-1994: cronologia, autori, titoli, collane, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Milano 1996.
- Ferretti G. C., Storia dell’editoria in Italia 1945-2003, Einaudi, Torino 2004.
- Garetto E. – Mazzucchelli S., Le prime edizioni italiane di Solženicyn nei documenti degli archivi editoriali, in Calusio M. – Noseda V. (a cura di), Aspetti della fortuna di Aleksandr Solženicyn in Occidente, in fascicolo speciale de “L’Analisi Linguistica e Letteraria”, 3 (2019): 191-232.
- Moggi Rebulla P., Zerbini M. (a cura di),Catalogo storico Arnoldo Mondadori editore 1912-1983, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Milano 1985.
- Sabbatini M., Viktor Nekrasov e l’Italia. Uno scrittore sovietico nel dibattito culturale degli anni Cinquanta, Universitas Studiorum, Mantova 2018.
- Tarabbia A., Il Novecento russo e Mondadori, in S. Mazzucchelli (a cura di), Percorsi russi a Milano, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Milano 2013: 31-47.
Versione aggiornata di: Mazzucchelli S., Mondadori, in C. Pieralli, T. Spignoli, F. Iocca, G. Larocca, G. Lo Monaco (a cura di), Alle due sponde della cortina di ferro. Le culture del dissenso e la definizione dell’identità europea nel secondo Novecento tra Italia, Francia e URSS (1956-1991), goWare, Firenze 2019: 380-383.
Cita come:
Sara Mazzucchelli, Mondadori, in Voci libere in URSS. Letteratura, pensiero, arti indipendenti in Unione Sovietica e gli echi in Occidente (1953-1991), a cura di C. Pieralli, M. Sabbatini, Firenze University Press, Firenze 2021-, <vocilibereurss.fupress.net>.
eISBN 978-88-5518-463-2
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